I ciclisti…gioie e dolori

Scrivo ascoltando The Doors in “Roadhouse Blues“. Graaaaande Blues!!!!
Premetto che non ce l’ho né  con i ciclisti né con la bicicletta, anzi, sono dell’idea che il suo utilizzo vada incoraggiato ma noto che talune pessime abitudini (diciamo pure incivili) sono comuni in tutto il mondo, perfino in una città come New York dove le piste ciclabili sono la regola, non l’eccezione.
Perché i ciclisti passano con il rosso, vanno contromano, sfrecciano sui marciapiedi (qualcuno, addirittura, suona il campanello per “chiedere strada” al pedone) attraversano, in sella, le strisce pedonali fino a metà (come un  pedone) e poi  si immettono nella carreggiata (come un veicolo) disorientando sia i pedoni sia i veicoli?

Per il fatto che il loro mezzo è ecologico e non inquina (e questo è sicuramente un vantaggio per tutti e andrebbe  sostenuto) non è che debbono assumere comportamenti dissennati, “anarchici”, senza regole, senza rispettare il codice della strada cui, come tutti i veicoli, devono sottoporsi.
Perché non è che se si pedala ci si può concedere quello che ad altri veicoli è vietato.

Anch’io viaggio su due ruote, essendo una motociclista e, di conseguenza, so cosa significhi la vulnerabilità delle due ruote, non avere una carrozzeria che ti protegge, perdere l’equilibrio (mi sono spalmata sull’asfalto per due volte, per colpa di altri), schivare una portiera che ti si apre all’improvviso e proprio per questo (e non perché la mia moto ha una targa per riconoscermi o è meno snella e maneggevole di una bici) mi comporto in modo corretto e sicuro per me e per gli altri.
Non sono d’accordo sulla decurtazione dei punti sulla patente italiana dei ciclisti indisciplinati (quelli che i vigili riescono a stanare) perché per guidare la bici non serve la patente e perché trovo che sia iniquo e ingiusto. E poi, al ciclista, a questo punto fortunato, che  la patente non ce l’ha, cosa viene sottratto?

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16 responses to “I ciclisti…gioie e dolori

  • Giusy L.

    Ciao Titti, concordo in tutto e per tutto con ciò che hai scritto! La facilità di gestione di questo mezzo ispira una facilità di azione, a quanto pare… tanti ciclisti poi non hanno nemmeno la patente e non sono quindi nemmeno coscienti di certe regole fondamentali della circolazione: ricordo da bambina mia mamma stupita quando siamo state rimproverate da un vigile perchè contromano in una stradina in bicicletta… la facevamo sempre a piedi! Per cui, per ignoranza o furberia, se ne vedono di tutti i colori. Ma quella più assurda è certamente il decurtare punti patente a un ciclista… che magari non ha la patente… solo il governo italiano poteva arrivare a tanto!
    Qui in Trentino si vedono spesso cartelli rivolti agli automobilisti con la scritta “rispetta i ciclisti” ma ci ritroviamo a mugugnare: il rispetto va conquistato, non elargito per partito preso! A fianco della ciclabile troviamo in careggiata i ciclisti con le bici da corsa, tutti agghindati con ridicole magliette piene di sponsor, spesso appaiati, i quali credono probabilmente che la ciclabile sia riservata solo ai ciclisti “della domenica” o alle mamme coi bambini… un’ultima nota anche ai pedoni, però! Hai mai notato come le striscie pedonali siano diventate per loro zona franca??? A me hanno insegnato da bambina di attraversare sulle striscie pedonali ma di guardare a sinistra e a destra, prima; oggigiorno invece l’automobilista deve stare attento in prossimità delle striscie perchè i pedoni si “gettano” senza nemmeno guardare, a volte! Probabilmente contano sull’immunità tanto se vengono investiti in quella zona è sempre colpa del conducente del veicolo…

    • Titti

      Ciao Giusy, penso che all’estero ridano sulla questione dei punti, Sì sì, solo il nostro governo poteva fare una simile pagliacciata.
      Sì, i ciclisti agghindati fanno veramente ridere e quando sono appaiati sono irritanti perché occupano tutta la carreggiata come un’auto e sulle strade a curve non li puoi mai superare nemmeno con la moto.
      Con i pedoni sono indulgente anche con quelli che si tuffano, come dici tu. Infatti, in prossimità delle strisce pedonali, tutti i veicoli (comprese le bici) devono, per obbligo (lo dice il codice della strada), rallentare proprio per essere pronti a frenare nell’eventualità di un pedone “tuffatore”.
      Ciò non accade quasi mai, in Italia, dove i pedoni sono costretti a fermarsi sulle strisce pedonali, impalati come delle statue, con lo sguardo indifeso, nell’attesa che qualche automobilista si fermi o che il traffico sia rallentato.
      Purtroppo è proprio così: il pedone sulle strisce pedonali ha sempre ragione. Io, in moto , mi fermo sempre sulle strisce pedonali (guardando sempre nello specchietto retrovisore che non arrivi qualche veicolo a forte velocità). Figurati che una volta mi sono fermata sulle strisce per far passare un pedone senza guardare nello specchietto. Purtroppo sono stata tamponata da una macchina che non ha rispettato la distanza di sicurezza e che, sicuramente, non avrebbe fatto passare quel pedone.
      Se tutti rispettassero il codice della strada (velocità, precedenza, distanza di sicurezza, sorpassi, comportamento stradale) gli incidenti sarebbero veramente un numero ridottissimo.
      Comunque in Trentino sono tutti molto disciplinati e non lo dico perché sono di parte!!!

  • ClaudiaNanni-Acquaviva

    qui in Svizzera non capitano mai “errori” per strada. tutto è come dentro il Trhuman Show! 😉

    • Titti

      Immagino che in Svizzera sia tutto ben regolato!

    • Giusy L.

      La Svizzera ha una marcia in più su tutto, veramente! E ci fanno ben sperare sulle potenzialità della razza umana!

      • Titti

        Sì, gli svizzeri sono civili e puliti ma, ahimè, forse solo a casa loro. Che dici, Giusy? Ho visto un paio di volte, con i miei occhi, sul lago di Garda turisti che uscivano da una macchina con la targa svizzera e che buttavano rispettivamente carta e una buccia di banana per terra.. Fossero anche stati di un’altra nazionalità (italiana??) sicuramente, avendo la targa svizzera, vivono in Svizzera e non credo che là possano permettersi di essere incivili. Credo che la multa per sporcare per perra sia salatissma. 😉

  • Sarosky

    In Olanda è tutto reso molto più facile e meno pericoloso con l’ adozione di corsie preferenziali e SEMAFORI anche per i ciclisti. E non parlo solo di Amsterdam, ma di tutte le cittadine grandi e piccine (io sono, ormai ero 😦 , in un paese che senza studenti conta poco più di 40 mila abitanti ed ogni strada ha la carreggiata per auto, pista ciclabile e marciapiede). Ovviamente però c’è anche qui qualche testone che si diverte ?!? a violare il codice della strada o a modificare i disegni dei semafori 😉 , in ogni caso a scapito anche degli altri…ammetto però che è capitato pure a me di attraversare in bici con semaforo rosso alle 1 di notte, quando all’incroncio non si vede anima viva spuntare da nessuna parte… 😦

    • Titti

      Purtroppo non sempre le ciclabili sono un deterrente per gli indisciplinati. Qui a Manhattan le ciclabili sono pressoché ovunque ma, nonostante ciò, è pieno di testoni che commettono infrazioni. Prima su tutte, passare col rosso seguita dall’attraversamento, in sella, delle strisce pedonali.
      Anche persone civilissime ed educatissime nei comportamenti quotidiani (tu stessa lo confermi… 😉 ) , in sella a una bici cambiano atteggiamento. Una sorta di Dr Jekyll e Mr Hyde? 🙂

  • Demonio Pellegrino

    Io i ciclisti li prenderei tutti a calci nel sedere (si puo’ dire “culo” su questo blog?

    • Titti

      Benvenuto DP!!!!! Qui non ci sono censure!! E direi che “culo” rende meglio l’idea di quello che intendi dire, anche se è un’espressione ……poco britannica!!

  • Yari

    Noi in Svezia eravamo terrorizzati dai ciclisti 😉

  • Yari

    In Svezia erano particolarmente presenti e sbucavano da dove meno te lo saresti aspettato. Sicuramente mi hanno impaurito di più che in altri posti dove la concentrazione è alta (vedi Amsterdam) perché dovevo guidare in auto!

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