Una tragedia non solo americana ma mondiale anche se l’America ha pagato il prezzo più alto di vite umane.
Essere a New York a dieci anni dall’attacco terrorista mi emoziona intensamente ed essere stata a Ground Zero (Sacred Ground per gli americani), proprio oggi, mi lascerà un ricordo forte come quando, per la prima volta, ho visto le Torri Gemelle, bellissime, maestose, solenni, un’opera d’arte geniale.
Le ho viste dal basso, rivolte al cielo, e poi dall’alto, dall’ultimo piano, con la vista mozzafiato al di sotto.
Ed erano la mia bussola. Se mi smarrivo, non sapendo se la direzione presa era quella giusta, bastava cercarle e capire la strada.
Ricordo la commozione di allora, la stessa di oggi. Oggi, con il vuoto incolmabile che hanno lasciato.
Non ci sarà niente che potrà riempire quell’inquietudine, quel vuoto spettrale, quell’angoscia, quello sgomento.
Non voglio descrivere ciò che tutte le televisioni del mondo, la stampa, le riviste hanno descritto di questa ricorrenza ma solo commentare con le mie foto, in silenzio, quello che ho visto e percepito.
E ora, un video che mi ha inviato Ron, il mio american english coach. E’ in inglese, ma sono le immagini che vanno “ascoltate”.
11 settembre 2011 at 20:17
Ho gia’ espresso i miei sentimenti nel mio post. I ricordi sono indelebilmente scolpiti nel mio cuore. Pensa che non ne ho mai nemmeno parlato con i miei figli, quello che sanno degli attacchi lo hanno imparato a scuola. Forse stasera ne parleremo a cena.
13 settembre 2011 at 01:08
Moky, ho letto il tuo post. E’ vero, il ricordo di quel momento è indelebile. Parlare di quella tragedia con dei bambini e spiegare con chiarezza è molto difficile. Quasi imbarazzante. Sarei curiosa di sapere come avete affrontato l’argomento a cena.
14 settembre 2011 at 04:54
ciao cara! Ero curiosa, io non ho da dire nulla. Nè a te nè al mondo. E’ l’uomo che appartiene a questo mondo che genera queste cose…. vorrei solo sapermi staccare da queste brutali immagini….
ciao e buona NY!
14 settembre 2011 at 08:58
@Claudia: grazie!
14 settembre 2011 at 16:18
Concordo con Claudia…è l’uomo che appartiene a questo mondo che genera queste cose.
Titti posso solo immaginare la tua emozione e le tue foto parlano da sole.
14 settembre 2011 at 21:11
Franco, purtroppo è proprio così. E’ l’uomo l’artefice di grandezze e bassezze. L’emozione è stata fortissima! Io che amo alla follia New York, vederla ferita in questo modo è stato doloroso. Sì, doloroso. Ground Zero evoca la dannazione, la perdizione. E’ doveroso andarci sia per rendere omaggio sia per vedere da vicino l’annientamento. E’ una lezione.