Mentre ascolto questa musica rilassante dei Nativi, sto pensando alla gita di domenica scorsa quando Seb e io siamo andati in autobus a Yorktown Heights, nello Stato di New York, a un’oretta da Manhattan per partecipare a un pow wow.
Il pow wow è un termine tradizionale della cultura dei nativi del Nord America. Si riferisce a una tipica festa dove i nativi e i non nativi si incontrano per rendere omaggio alla cultura degli Indiani d’America.
Si è cantato, danzato, bevuto, acquistato prodotti di artigianato, mangiato prodotti tipici dei nativi (solo quelli vegan) e chiacchierato con molti dei presenti. Ecco qualche foto:
29 settembre 2011 at 23:19
Le foto sono, come sempre, molto belle. Noi abbiamo diversi nativi che vivono integrati, ma mantengono le loro radici con manifestazioni simili!
Purtroppo sono popolazioni con altissima percentuale di alcolizzati e suicidi, e poverta’ incredibile.
Il supporto turistico e’ fondamentale… Meno uno… 😦
29 settembre 2011 at 23:26
@Moky: è un evento turistico utile, come dici tu, a finanziare queste popolazioni e a tenere viva la tradizione. Mantiene, in ogni caso, un fascino che riesce a emozionarmi. Purtroppo sono popolazioni, come tutte le popolazioni predominate, assai vulnerabili e, salvo eccezioni, sempre culturalmente a disagio.
😦
30 settembre 2011 at 00:40
una bella iniziativa… per far conoscere un po’ la propria cultura e le proprie tradizioni!
anche noi a san diego domenica scorsa siamo andati a un evento simile, pero’ organizzato dai nativi delle isole del pacifico.
30 settembre 2011 at 21:51
@Marica: sì, infatti, queste iniziative sono un modo per mantener viva cultura e tradizione. Chissà che magnifico evento quello con i polinesiani!!
30 settembre 2011 at 03:39
Chissà che bella atmosfera si resiprava…
30 settembre 2011 at 21:52
@CescaQB: l’atmosfera era rilassata e festosa. Una domenica diversa e coloratissima!
30 settembre 2011 at 16:56
…. Questo è un Pow Wow x turisti!!.. niente a che fare con la realtà e le condizioni disastrose in cui vivono “”VERAMENTE”” i nativi americani. Il 14 agosto ho assistito al Pow Wow degli indiani Black Feet in Montana vicino a St. Mary… gli unici turisti eravamo mio marito ed io.. mi hanno lasciato tanta tristezza addosso… con i nativi americani si è perpetrato il genocidio di un popolo… i superstiti sono ormai degli emarginati..
Una infinita tristezza.
30 settembre 2011 at 21:58
@Anna: sono consapevole che sia stato un pow how per turisti ma non organizzato da un magnate yankee per sfruttare le tradizioni. Tutta l’organizzazione era opera dei nativi e noi turisti eravamo i polli da spennare. Ben felice e consapevole di essere stata un pollo che si è fatto spennare per una giusta causa. E’ un modo non solo per mantenere le tradizioni ma anche per ritrovarsi e per finanziare le loro attività.
I genocidi, purtroppo, fanno parte della triste storia dell’uomo. Non dimentichiamo, tra gli altri, il genocidio degli zingari che continua, ancora oggi, in maniera velata, con un razzismo vergognoso. Un’infinita tristezza!
1 ottobre 2011 at 00:16
Immagino che il pow-wow in Montana avesse pochissimi turisti perche’ comunque il Montana ha una densita’ di popolazione ridicola (6 persone per miglio quadrato… tutto lo stato ha meno di 100mila persone, ed e’ poco piu’ grande come area del Giappone!!)… l’opposto di quella di New York, che ha una densita’ di 26.400 persone per miglio quadrato, o della California!
Queste manifestazioni sono l’opportunita’ per noi, discendenti o meno di chi ha perpetrato il genocidio e la “diaspora” di intere tribu’, di aiutarli e in un certo senso, “ripagare un debito”. Purtroppo la storia non si puo’ riscrivere, si puo’ solo imparare da essa.
3 ottobre 2011 at 16:08
@Moky: davvero 100mila anime in Montana? Scappano tutti? Nel mio corso c’era una ragazza del Montana e quando le ho chiesto se, dopo il corso, sarebbe tornata lassù nel suo stato, mi ha risposto che sarebbe rimasta a vivere a New York.
Hai ragione, dobbiamo pagare il debito anche se non sarà mai saldato. E queste manifestazioni sono un’occasione per dar loro un piccolo risarcimento. La storia, grande verità, non si può riscrivere!
3 ottobre 2011 at 08:19
Volevo fare un apprezzamento sulla bellezza dei nativi (in particolare quello con quella specie di stivaloni rossi °-°) ma abbasserei troppo il livello della discussione…
3 ottobre 2011 at 16:09
@Pippi: il tuo apprezzamento è molto importante anche perché lo condivido. Non ci sono discussioni alte o basse. Ogni pensiero è per me una ricchezza!
4 ottobre 2011 at 16:32
Caspita, mi sarebbe proprio piaciuto esser presente, sono quel tipo di feste che mi affascina ed incuriosisce molto…ma questo pow wow (che bel termine!! non l’avevo mai sentito!! :D) è solo ed esclusivamente attrazione turistica? O è veramente l’unico momento in cui nativi e non si incontrano? Baci Titti!! In sordina, ma ti seguo sempre!! :*
5 ottobre 2011 at 07:09
@Sarosky: non è un’attrazione turistica in senso stretto. E’ una manifestazione organizzata dai nativi con lo scopo di far incontrare il loro popolo con gli “altri” e far conoscere la loro cultura, scambiare, osservare, divertirsi. Non è una cosa finta anche se è pubblica e aperta a tutti. Follow me!!! 🙂