- dal blog eco-animali.blogspot.com
Non amo la caccia, perfino superfluo (e sufficientemente banale), per me, dichiararlo. Vorrei venisse abolita oggi stesso, in tutto il mondo.
E sarebbe ancora troppo tardi.
Ma trovo miserabili e cinici coloro che esultano alla morte di un cacciatore, colpito, per sbaglio, dalla doppietta di un collega.
Trovo persone di scarso valore umano coloro che rispondono “Crepi il cacciatore!” all’invocazione beneaugurante di “In bocca al lupo!”.
Per mia sfortuna, ho avuto modo di incontrare persone di questo “spessore”, persone che sbandierano principi etici, stili di vita vegani. Si tratta di persone insensibili. Ciniche. Aride. Sgradevoli. E il dichiararsi etici e vegani, per me, è ininfluente.
Mi dissocio da questo pensiero integralista, da questa aberrazione, da questa forma di violenza. Sì, perché gioire della morte di un uomo, ancorché cacciatore, è pura violenza. Nè più né meno si tratta della stessa violenza esercitata dal cacciatore verso creature indifese.
E con il pensiero guerrafondaio non si ottiene nulla. Anche se si tratta di espressioni provocatorie, pronunciate per esibizionismo ed egocentrismo.
Anche le provocazioni e gli esibizionismi hanno il loro peso e le parole possono essere pietre.
A mio avviso, è solo attraverso un pensiero pacifico, la dialettica, la ricchezza di argomentazioni, il dialogo e la forza della persuasione che si raggiungono obiettivi di pace.
Sto ascoltando Dave Matthews Band in The space between. Il testo del pezzo è QUI – Il sax è quello del mitico LeRoi Moore, prima della sua assurda, incredibile fine.
11 gennaio 2012 at 08:50
Spero tu non ti riferisca alla frase del mio post del 9 gennaio che si riferisce a Dick Cheney… si’ perche’ in quel caso la vittima e’ rimasta “solo” ferita… e l’episodio e’ diventato un classico della late night comedy, tutti, Letterman, Leno, Stewart, Colbert e persino Family Guy hanno preso per i fondelli (e continuano a fare battutacce una volta ogni tanto) sull’intelligenza dei cacciatori, sui politici che vanno a caccia….
Comicita’ a parte, pur non desiderando la morte, episodi cosi’ non mi commuovono, ne’ mi sento di dire “poverino”… Se uno usa un’arma, qualsiasi sia lo scopo, ogni errore e’ una possibile tragedia. Mi dispiace per la famiglia.
Poi io di cacciatori qui ne conosco diversi, e ho dovuto diverse volte allontanarmi da gruppi di amiche e conoscenti, quando si passavano foto da ammirare, io pensavo fossero dei figli o nipoti, invece erano dell’animale ammazzato… oppure quando parlavano con nonchalance dell’alce che avevano “preso” durante il weekend, o di come avevano insegnato al figlio di 12 anni ad usare un fucile con laser pointer e l’hair trigger “… ha appoggiato leggermente l’indice, e ha colpito il cervo direttamente al cuore”…
No, la morte no, ma un bello spavento da ricordarselo, si’.
11 gennaio 2012 at 09:05
@Moky: no no, non mi riferivo affatto a te anche perchè questo post era in programmazione da una settimana e il tuo post non l’ho ancora letto perchè volevo farlo con calma visto che è un po’ lungo. E la lettura di fretta non mi piace. Sì, un bello spavento potrebbe benissimo starci ma preferirei che questi cacciatori acquisissero consapevolezza attraverso il convincimento che la caccia è un’assurda tortura oltre che un’idiota inutilità. Non amo la caccia, detesto i cacciatori, provo una grandissima rabbia verso di loro, un’antipatia viscerale, un disgusto profondo ma non ne invoco la morte e non gioisco se accade. Ogni disegno di morte, di epurazione, è fuori dal mio pensiero. Vorrei che, sempre per restare in tema di uomo-animale, allo stesso modo, venissero abolite le corride, il palio, le lotte dei cani, i circhi con animali, ecc. Ma se un toro incorna a morte un torero o se una tigre azzanna e uccide il domatore non esulto. La morte merita sempre rispetto. Ciò detto, il mio amore per gli animali è forte e viscerale e ogni loro sofferenza è per me un grande dolore. Un abbraccio e grazie ancora del pacco e della lettera cartacea!! Sì, cartacea!!!!!! Dall’Arizona!!!!! 😀
11 gennaio 2012 at 10:46
anche io sono contro la caccia, da quando mangiavo qualsiasi cosa. dei cacciatori avevano sparato il mio cane ad una zampa e poi l’avevano picchiato coi fucili. Non so che genere di persona può fare una cosa del genere, forse una di quelle persone che noi dall’alto della nostra umanità definiamo ‘bestie’.A parte questo trovo che la caccia, così come la pesca, così come andare a raccogliere lumache, sia un atto di vigliaccheria, non giustificato e che spesso mette in difficoltà e in pericolo anche le persone che la domenica vogliono tranquillamente andare a farsi una passeggiata all’aria aperta.
Non auguro certamente la morte a nessun essere senziente, non rispondo mai ‘crepi il cacciatore’, ma non mi stupisco e neppure mi commuovo di fronte ad un incidente di caccia. Sono d’accordo con te quando affermi che questo è puro esibizionismo, abbellito da un bel po’ di incoerenza rispetto a quello che si va a dire in giro sulla non violenza e sulla vita per tutti. E sono d’accordo anche quando parli di forza della persuasione, anche se mi convinco che in moltissimi casi è una guerra persa in partenza. Pazienza, non si può mica convertire tutti ed eliminare l’opposizione a suon di incidenti di caccia 😉
buona giornata! 🙂
11 gennaio 2012 at 13:47
@Herby: quei cacciatori meriterebbero una punizione esemplare, durissima e, soprattutto una pena certa. Persone così spietate e senza cuore non sono degne di essere chiamati uomini.
Sono d’accordo con te che caccia, pesca, raccolta di lumache siano atti di vigliaccheria ai danni di creature indifese. Vero anche che questi cacciatori mettono in pericolo la vita di persone che con la caccia non hanno nulla a che fare.
Comprendo e condivido la rabbia, direi l’ira, quando si pensa alla caccia e alla morte (INUTILE) di tante creature. Ma qualsiasi morte violenta, all’indirizzo di qualsiasi creatura, non mi fa gioire.
Lamartine diceva “Noi non abbiamo due cuori − uno per gli animali, l’altro per gli umani. Nella crudeltà verso gli uni e gli altri, l’unica differenza è la vittima.”
E’ vero che, purtroppo, in certi casi l’azione persuasiva è una guerra persa ma non per questo si deve smettere di credere e agire per un mondo più giusto.
Un abbraccio e buona giornata anche a te! 😀
11 gennaio 2012 at 15:06
La morte non l’auguro a nessuno neppure io, però se penso alla caccia mi sento ribollire dentro. Non per fare di ogni filo d’erba un fascio, ma i cacciatori sono veramente persone infime. Non solo armati fino ai denti vanno a distruggere ulteriormente il nostro già fragilissimo ecosistema, cacciando e sterminando creature innocenti per il solo gusto di uccidere (e non prendo in esame i bracconieri che fanno storia a sé). Hanno anche il coraggio di asserire che il loro “sport” (???!!!) è una forma di amore nei confronti della natura, per poi massacrare e abbandonare persino i loro stessi cani segugi, se scoprono che non sono poi molto bravi ad accompagnarli nella caccia.
Poche settimane fa sono andata a fare visita ad un piccolo rifugio di cani nelle colline riminesi, la signora che se ne occupa mi ha detto che la maggior parte dei cani (razze da caccia) li ha trovati semi morenti e spauriti dispersi nelle campagne, alcuni legati agli alberi senza neppure lasciare loro una possibilità di vita.
Questo è il ben servito che la buona parte dei cacciatori, amanti della natura, lascia ai PROPRI animali d’affezione.
Ripeto, la morte non la auguro, ma se vai in guerra con spirito guerrafondaio, la devi mettere in conto. Non sei un innocente.
Detto questo gli integralismi mi terrorizzano, sia da una parte che dall’altra, e la risposta “crepi il cacciatore” è proprio brutta.
Grazie per lo spunto di riflessione Titti 🙂
11 gennaio 2012 at 16:46
@Katy:anch’io mi sento ribollire e anch’io nutro disgusto per le azioni dei cacciatori. Ritengo siano persone non solo insensibili e ciniche ma anche culturalmente arretrate.
Per non parlare dei bracconieri, esseri infami.
E che dire di quanto riporti circa i racconti della signora di Rimini? Veramente inaudito e disgustoso.
Io riesco a detestare, anche a odiare, a provare disgusto, ira, sentimenti bellicosi e negativi ma non a augurare la morte o gioire di essa.
Dito medio a tutti i cacciatori e pure con entrambe le mani (e pure con i piedi, se ci riuscissi)!!!
Un abbraccio e grazie per il contributo!
😉
11 gennaio 2012 at 18:03
Anche a me le definizione che si auto-danno dell’attivita’ ignobile che pratican, “sport” mi fa infuriare: uno sport e’ un’attivita’ agonistica durante la quale 2 (o piu’) opponenti o squadre di livello equiparabile interagiscono a seconda di regole predeterminate per cercare di vincere… non esiste niente di cio’ nella caccia. Quando il cervo, la volpe, l’orso e l’anatra avranno la possibilita’ di operare un fucile con laser, allora potranno chiamare la caccia uno “Sport”. Altrimenti rimane un atto di codardia estrema, quanto quello di picchiare un bambino… disgusting!
COmunque, c’e’ sempre un velo di speranza, ti racconto la storia di un mio amico, Lyle, nato e cresciuto in Montana, cacciando con padre e fratelli. Diventa pilota di elicotteri per l’Air Force e quando finisce il suo “tour”, si ferma in medio oriente per insegnare l’inglese e durante questa permanenza diventa vittima di un grosso attentato. Rivede e ripercorre la sua vita, vede la violenza intrinseca, torna in America, diventa prima vegetariano e poi vegan…. Spesso per persone che vivono la vita senza alcun rispetto quella di altri esseri, o nel malinteso che le loro azioni di violenza sono “necessarie” o “naturali”, e’ necessario toccare il fondo, o ricevere uno scossone che li scuota nel profondo (quindi essere dall’altra parte di un fucile, dalla parte che riceve il colpo) per capire l’inutilita’ e la crudelta’ e immoralita’ della caccia. Come nel film “The Deer Hunter”, Il Cacciatore, con DeNiro….
11 gennaio 2012 at 23:19
@Moky: giusta osservazione sulla definizione di sport. E’ un’attività agonistica alla pari. La caccia prevede che un “giocatore” giochi sporco perché il suo avversario è inerme. E’ un atto odioso che toglie il fiato. Come chi picchia un bambino, infatti. Disgusting!!
Bella la storia di Lyle. Dimostra che il cambiamento è possibile. Un abbraccio! 😀
11 gennaio 2012 at 17:47
Apprezzo chi come te non riesce ad “odiare” il nemico tanto da gioire della sua morte. Chi è spiritualmente più elevato non può che aver pietà per certe persone: gioire per una loro disgrazia sarebbe scendere al loro stesso livello… E’ come quando hanno ucciso Bin Laden: mi hanno inorridito i festeggiamenti pubblici in America; non si può mai gioire dell’assassinio di una creatura vivente, nemmeno se essa è malvagia!
Come te credo che molti cacciatori siano solo persone culturalmente arretrate e spiritualmente poco evolute. Gli animali sono visti da loro come esseri inferiori, non come creature viventi degne di vivere la propria vita. Anch’io sono stata vittima della loro cattiveria: il mio cane (un Bernese di 50 kili) è morto in circa mezz’ora dopo aver ingoiato un boccone avvelenato, lasciato nei boschi da un cacciatore (dopo pochi giorni dalla mia denuncia l’hanno colto in fragrante mentre reiterava il reato) contro le volpi. Le volpi vengono da loro considerati “animali nocivi” e di conseguenza annientati: ti rendi conto? Nocivi loro che vivono nella loro foresta, mica l’umano cacciatore che invade un territorio non suo inneggiando alla loro morte??? Sì, la loro arretratezza mi allibisce…
11 gennaio 2012 at 17:54
Ah, quando si dice “In bocca al lupo” si può rispondere “Viva il lupo!”, è la nuova tendenza, per chi conosce la vera origine di questo augurio: il lupo (o meglio, la lupa) trasporta i suoi cuccioli in bocca per allontanarli da un pericolo, da qui l’auspicio è “che tu sia liberato dal pericolo”.
11 gennaio 2012 at 23:37
@Giusy:1) anch’io ho provato lo stesso orrore nel vedere i festeggiamenti in America per la morte di Bin Laden. E’ stato un criminale, un assassino, ha mutilato non solo New York e l’America ma tutto il mondo. Eppure, anche la sua morte era degna di rispetto e non meritava nessun festeggiamento.
Anche l’uccisione di Saddam Hussein e di Gheddafi mi hanno fatto orrore. Uccisi brutalmente senza un processo. Ma chi li ha uccisi si sente migliore di loro??
Non sono una buonista, ti assicuro, sono un’anima dannata e non sono spiritualmente elevata ma non scendo al livello dei miserabili.
Sì sì sì, i cacciatori sono culturalmente arretrati e spiritualmente di basso profilo. Ricordo la triste storia del tuo cagnone e spero che quella specie di uomo che gli ha fatto del male sia stato punito dalla legge. Le volpi animali nocivi? Ma dai, è incredibile.
2) ma grazie! Non sapevo il significato dell’augurio “In bocca al lupo!” Quindi, al di là di tutto e a maggior ragione, non ha alcun senso rispondere “Crepi il lupo!” Perché se il lupo, anzi la lupa, crepa, i piccoli che trasporta diventano vulnerabili al pericolo. Baci 😀
12 gennaio 2012 at 08:27
Ciao Titti, leggere queste cose mi fa gelare il sangue, avrai capito il mio amore smisurato per gli animali e trovo la caccia giustificata soltanto se ti trovi affamato disperso in un bosco da settimane. Per chi vuole c’è tanta carne a disposizione e tanta carne viene “riciclata” per fare scatolette per gli animali.
Credo che i cacciatori (tutti senza distinzione) siano persone con deliri d’onnipotenza ma alla loro povera mente è concesso soltanto di poterli “misurare” con gli animali indifesi perchè nella vita solitamente sono frustrati,.
Mi assumo la responsabilità di quello che ho scritto. Ciao Titti, ti auguro una splendida giornata.
12 gennaio 2012 at 13:08
@accantoalcamino: Libera, anch’io amo quanto te gli animali tanto che nemmeno nella situazione di fame nel bosco riuscirei a ucciderne uno. Forse, obietterai, che dirlo a pancia piena non è come trovarsi vittime della fame, quella vera. Ma, almeno nelle intenzioni, non riuscirei a far del male a un animale per sfamarmi. Mangerei foglie, bacche, radici.
Sono d’accordo con te nell’affermare che i cacciatori siano vittime di deliri di onnipotenza. Ma l’onnipotenza, appunto, la misurano con creature deboli. Troppo facile! Puoi scrivere tutto quello che vuoi, anche contrarie a quelle che dico e penso io. Odio le censure e la discussione dialettica, anche accesa, mi piace!
Un abbraccio, carissima, e buona giornata!!
😀 😀
14 gennaio 2012 at 18:09
io a te TI faccio un monumento in piazza del Duomo ecco.
che potrei avere scritto parola per parola tutto quello che hai scritto (esclusa la finezza musicale, non ho cultura musicale io).
mi fanno una tristezza infinita le persone che riescono ad esultare di chi muore, mi fanno venire la nausea le persone che si dichiarano vegan e poi non sanno avere rispetto per l’essere umano ovvero per il loro simile. non si fanno differenza tra le vite: o rispetti le forme di vita oppure no, è la stessa cosa che vanno sbandierando tutti i giorni e poi non la applicano per primi.
ti applaudo e mi piace vedere scritte cose che mi rispecchiano totalmente.
un bacio 🙂
14 gennaio 2012 at 23:22
@Barbara: uhuhuhu, un monumento!!! Ma allora mi vuoi morta!! 😀 😀 😀
Scherzi a parte, sono molto contenta di avere in comune questo pensiero. E’ davvero sconsolante sentire certe aberrazioni dai sedicenti amanti della vita. Sì, perché chi ama davvero la vita la ama in tutte le sue forme, senza alcuna selezione. Un abbraccio stretto stretto 🙂
16 gennaio 2012 at 14:56
Hai ragione, Titti…alla fine la risposta corretta è “Crepi nessuno”! 😀
16 gennaio 2012 at 21:11
@Luu: grazie per il tuo contributo dalla parte della vita! Un bacio 😀
18 gennaio 2012 at 08:48
Bella signora, sai che siamo sulla stessa linea..L’hai scritto con parole penetranti, concatenatamente incalzanti. Un abbraccio
18 gennaio 2012 at 09:04
@Neofrieda79: benvenuta carissima, anzi benvenutissima! 🙂 E grazie per la gradita e insapettata visita che mi piacerebbe ricambiare (ora che ho le coordinate!) Sono molto contenta che apprezzi e condividi il pensiero sulla caccia/cacciatori. E grazie per i complimenti (immeritati). Un abbraccio anche a te!
4 agosto 2012 at 03:16
Se si esulta per la morte di un cacciatore non si esulta per la morte di per sé; solo perché, così, non potrà più uccidere centinaia di creature indifese l’anno.
Una vita, per migliaia di vite innocenti…
4 agosto 2012 at 21:46
@Angelo: provo orrore per chi esulta per la morte di chichessia. La morte non va invocata per nessuna creatura.
14 settembre 2012 at 00:20
Mi spiace, non sono d’accordo… il buonismo che esprimi andrebbe bene per gli umani, i cacciatori di umano non hanno nulla,sono dei demoni vigliacchi, disprezzano la vita, la tolgono, si sentono padroni del mondo, scorrazzano in barba alle leggi, prepotenti ed impuniti… quindi, io GODO ogni volta che uno di questi DEMONI finisce ammazzato, magari soffrendo…. e ribadirò sempre, CACCIATORE BUONO, SOLO QUELLO MORTO. Puoi non approvare, ma se siamo arrivati a farci sparare nei NOSTRI giardini, un pò è anche colpa di gente come te che ci propina il solito buonismo…. ti riporto una frase che a me colpì molto…. “Prendi posizione. La neutralità favorisce sempre l’oppressore, non la vittima. Il silenzio incoraggia sempre il torturatore, mai il torturato.” Elie Wiesel….
14 settembre 2012 at 09:00
A me non sembra buonismo, ne’ una posizione neutrale: Titti e’ contro la violenza invocata e celebrata come soluzione di un atto violento.
E’ una posizione diversa dalla tua, che istintivamente e’ condivisibile, ma che e’ un po’ un ritorno alla legge del taglione, alla pena di morte. Insomma, ad una forma di inciviltà cui, soprattutto chi compie una scelta vegana etica, dovrebbe astenersi, a meno ridursi allo stesso livello di incoerenza di chi dice di amare la natura, e lo dimostra andando a caccia.
La posizione di Titti e’ tutt’altro che “buonistica”: secondo me e’ coraggiosamente coerente.
14 settembre 2012 at 11:44
@Cristiano: innanzitutto benvenuto. Come vedi, non ti ho censurato. Odio le censure e questo blog è aperto alla discussione. Potrei non approvare solo chi offende o esprime volgarità ma, fortunatamente, non mi è mai capitato.
Come dice Moky, non sono neutrale ma ho espresso una chiara posizione a difesa della vita, quella di tutti gli esseri senzienti. Il buonismo, per come interpreto questo aggettivo, è un orientamento di chi vuole ottenere il consenso e l’approvazione di tutti. E già solo il tuo commento mi conferma che non ho il consenso di tutti.
Al contrario di come mi immagini, amo la discussione accesa e animata, il confronto dialettico detestando la neutralità che mi attribuisci. Ed è proprio per questo mio temperamento che mi sono attirata, nel corso del tempo, l’antipatia di molte persone e, in campo lavorativo, ho compromesso la mia carriera. Ne vado orgogliosa.
Quanto al cacciatore, non credere che quando apprendo la notizia di un loro “autoimpallinamento” non provi sentimenti di compiacimento anch’io ma poi, vergognandomi di me stessa, utilizzo non solo la mia intelligenza (normale) ma anche gli strumenti culturali e di valutazione che ho la fortuna di possedere. E voto per la vita, come ti dicevo, quella di tutti. Altrimenti sarei sullo stesso piano del cacciatore. E, per favore, non ci voglio proprio stare!!!! Bisogna lavorare, senza violenza (nè verbale nè fisica) per abolire la caccia (e la pesca). Il percorso è tutto in salita, lo so, ma utilizzando le energie di tutti si può arrivare all’obiettivo.
Al di là di tutto, spero tu sia vegan!!
Anch’io ti riporto una frase che fa riflettere: “Noi non abbiamo due cuori – uno per gli animali, l’altro per gli umani. Nella crudeltà verso gli uni e gli altri, l’unica differenza è la vittima.”
– Alphonse de Lamartine
14 settembre 2012 at 12:14
Si, ma intanto centinaia di innocenti muoiono mentre noi discutiamo di queste cose….. io affermo solo che i cacciatori NON sono umani… NON sono uguali a me…. tutto quà… e NON c’è nulla da vergognarsi se quando uno di questi DEMONI schiatta tra le più atroci sofferenze… MORS TUA VITA MEA…. noi parliamo, gli animali muoiono….IMHO ovviamente
14 settembre 2012 at 12:18
Thank you for your HONEST OPINION!