Ieri, passeggiando con Joy, ho osservato questa scena, tra due automobilisti.
Una signora taglia la strada a un signore.
Lui, a squarciagola, le urla: Troia!
Qualcuno mi spiega qual è il nesso tra tagliare la strada e praticare il meretricio?
Meglio ascoltare Dave Matthews Band in Funny the way it is
PS: Quanto mi piace Dave Matthews!!!!!!!
15 Maggio 2012 at 10:30
La madre dei cretini partorisce anche molti cafoni.
Senti, ma non è che faresti un post con un po’ di consigli sui tuoi dischi jazz preferiti? Sono sempre in cerca di musica bella, e la mia collezione di cd jazz ha senz’altro bisogno di qualche aggiunta! 🙂
15 Maggio 2012 at 11:25
C’è in giro un’agressività ed una tal maleducazione…anche tra le donne eh!
bacioneeee
15 Maggio 2012 at 11:50
ahahahah mi fai ridere Titti!Buon resto della giornata!
15 Maggio 2012 at 12:55
Eh, offendere gli altri con parole anche impropriamente attribuite ha quel non so che di fascinoso, serve a sfogarci e scaricarci, ci fa sentire forti…non condivido assolutamente ma capisco, purtroppo, il potere di una parolaccia, specie se urlata.
Poi resta il fatto che la gente è perlopiù ignorante -culturalmente parlando- e quindi, anzichè, utilizzare termini adeguati ad offendere quantomeno in maniera appropriata, preferisce usare un termine universalmente “adatto” ad offendere una donna.
Ciao cara, non essere affranta, ieri mi ha fermato uno urlando perchè Nebbia faceva la pipì contro un muro ( della banca peraltro, nemmeno di una casa ), tacciandomi di maleducazione e al mio:”il cane in città, scusi, dove la deve fare?” mi ha risposto:”certo, alle macchine il TUO cane non la fa, ha la patente lui!”. Il mio cane alle macchine non la fa perchè IO gliel’ho insegnato e per arrivare ai giardini da casa mia come devo fare se non camminando per la strada, devo imparare a volare?
Baci
15 Maggio 2012 at 12:57
Ciao Titti, io “addolcisco” lasciandoti un link che ho trovato in un blog, sono dei muffin vegani, un’idea per il tuo B&B:
http://www.ildolceloportoio.it/2012/04/muffin-ai-datteri-con-chips-di-ananas/
15 Maggio 2012 at 19:38
eheh…divertente! 😀
15 Maggio 2012 at 20:50
hai perfettamente ragione…
15 Maggio 2012 at 22:29
@Silvia: è proprio così, ahimè! Ma quello che mi fa rabbia è che per offendere una donna si va sempre a parare lì.
Ottimo suggerimento quello del post sui dischi di jazz che preferisco. Lo strumento che preferisco è il sax.
@Saretta: sì, maleducazione e insofferenza. E un’intolleranza senza eguali. Baciooooooo
@Attars: 😀 😀 Ora quasi buona notte! 😛
@Celeste: sì, è vero che la parolaccia e l’insulto scaricano la tensione e sèdano la paura ma quello che non tollero è l’offesa, diciamo morale, verso le donne anziché un insulto al comportamento scorretto vero e proprio. A me, a uno che mi taglia la strada, non verrebbe mai di urlargli “Porco!”. Tutt’al più “Selvaggio!”
Sì, anche verso gli animali c’è intolleranza. Do pienamente ragione a chi si lamenta dei padroni che non raccolgono i bisognini (solidi) ma la pipì contro un muro che fastidio dà? 😀
@accantoalcamino: Grazie! Ho guardato il link e la ricetta è deliziosa. Pensa che, ananas a parte, ho tutto in casa. Domani vado a comperare l’ananas anche se non so come tagliarlo a fettine sottilissime…..
@Raffy: 😀 😀 😀
@Vittoria: purtroppo la maleducazione è dilagante!! 😛
16 Maggio 2012 at 07:01
Con l’affettatrice, se ce l’hai, sennò con la mandolina, una larga.
Oggi sarò a Venezia, se hai ancora voglia di fare quel lavoro ci sentiamo domani, ho visto che hai già la terza colonna quindi il gioco è fatto, non devi attivare nulla, bacio e buona giornata da Perla e me a Joy e te…ovviamente piove, avevo già tirato fuori le scarpine aperte da passeggio a Venezia uffa :-(e
16 Maggio 2012 at 09:54
nessun nesso ovviamente cara Titti, ma così lui è certo di averla offesa! 😦
16 Maggio 2012 at 11:55
@accantoalcamino: goditi Venezia, bella con qualunque tempo! Se non riesco da sola, domani ci sentiamo! 😀
@Marta: eh sì, mi sa che è proprio così! 😦
16 Maggio 2012 at 13:20
Bella scenetta!
Sì, è l’offesa più comune per noi di sesso femminile, ma si dovrebbe solo azzardare qualcuno a gridarmi dietro ‘sta parola!
16 Maggio 2012 at 13:38
@Elle: purtroppo, questi vigliacchi cafoni sessisti insultano da lontano, con possibilità di scappare. Inoltre, anche se la signora era in macchina – con la potenziale possibilità di rincorrerlo -, l’impresa di rispondere al mascalzone, nel traffico milanese si sarebbe rivelata impossibile.
Io, in moto, rincorro quelli che buttano la carta dal finestrino per urlare loro: “Maleducato!” Mio marito è preoccupato…Dice che un giorno o l’altro qualcuno mi menerà con il crick….
21 Maggio 2012 at 14:40
l’abitacolo della macchina è un creatore istantaneo di collegamenti nosense, cara Titti! 🙂
mi hai strappato un sorrisone!
22 Maggio 2012 at 13:01
@Herby: l’abitacolo della macchina crea dei mostri (anche tra le persone più miti e normali)! Sono contenta di averti strappato un sorriso! 😉
25 Maggio 2012 at 22:48
Un insulto non deve essere collegato con la realta’ della persona insultata… il mio preferito in macchina, a chi mi taglia la strada e poi va a 10 miglia all’ora, e’ “moron”… anche se non ho nessun riscontro se il suo IQ sia 60 o 130…
25 Maggio 2012 at 22:54
@Moky: un insulto non necessariamente deve essere legato al danno subito, è vero, ma quello che volevo sottolineare è che l’insulto maschile rivolto alle donne è di tipo moralistico-comportamentale mentre quello femminile – me ne dai la conferma – è di tipo “intellettuale”. Dare dell’idiota è sensato, dare della troia è di infimo ordine.