Anche oggi l’incontro è stato emozionante e di grande spiritualità. Al mattino il Dalai Lama ha celebrato il rito dell’iniziazione.
Ha chiesto chi volesse parteciparvi (per alzata di mano) e ha elencato i 5 voti verso i quali ci si poteva impegnare.
Si poteva impegnarsi per un numero a scelta di voti, anche soltanto uno. E chiunque poteva partecipare all’iniziazione, anche gli appartenenti ad altre religioni. In quel caso l’impegno era rivolto al proprio Essere Supremo. I cristiani potevano pensare a Gesù, i musulmani ad Allah, ecc.
I voti non sono altro che esortazioni a una vita onesta ed esemplare che, al di là di qualsiasi rito religioso, andrebbero osservati da chiunque:
1) Non uccidere
2) Non rubare
3) Non mentire
4) Non commettere adulterio
5) Non assumere alcool
Rispetto all’ultimo voto, il Dalai Lama, molto simpaticamente, ha sottolineato che nella tradizione italiana il vino è apprezzato quindi, rispettoso di questa tradizione, ha concesso agli iniziati buddisti italiani di berlo seppure in quantità modeste.
Anche oggi la sala del Mediolanum Forum era affollata da gente di molte zone d’Italia e del mondo. Si sentivano numerosi accenti italiani e tante lingue straniere e, proprio per questa comunanza di genti e di culture, la sensazione che ho vissuto era di grande unione e fratellanza.
Al pomeriggio, per la conferenza pubblica, la scenografia è cambiata. Non più monaci ai lati ma solo il Dalai Lama con il bravissimo interprete, un monaco e un altro signore.
Sono state lette le domande del pubblico alle quali il Dalai Lama ha risposto con grande attenzione e chiarezza.
Tra le domande che mi sono rimaste più impresse, vi era quella di un medico ospedaliero che chiedeva al Dalai Dama come si doveva comportare con certi suoi pazienti che, pur non essendo gravi, erano vittime di grandi sofferenze e turbamenti interiori aggravati dal periodo di crisi generale che stiamo vivendo.
Il Dalai Lama ha esordito affermando quanto fosse difficile la domanda ma la risposta è stata questa:
La mente è come il sistema immunitario: può essere forte o debole. Se il sistema immunitario è forte ci si ammala poco. Al contrario, se è debole, si è maggiormente vittime di malattie. Così è la mente: se è forte reagisce bene alle avversità, se è debole è travolta da esse.
Il medico deve infondere speranza e saggezza trasferendola ai suoi pazienti in modo compassionevole perché soltanto in questo modo si aiuta a guarire. Ha poi esortato quel medico, per avere migliori indicazioni, a rivolgersi a una persona più esperta, come potrebbe essere uno psicologo, perché lui, il Dalai Lama, non ha grandi esperienze pratiche di quel genere ed è in grado di dare soltanto insegnamenti spirituali.
Una parola la voglio spendere ancora per l’interprete italiano (che traduceva con disinvoltura dal tibetano e dall’inglese) di cui nessuno ha menzionato il nome, purtroppo. Ha tradotto con grande chiarezza non solo dal punto di vista dell’eloquio ma anche dei concetti di estrema profondità, che evidentemente conosce e pratica molto bene, rendendoli fruibili anche a chi, come me, non è avvezzo a questo genere di tematiche.
Tra l’altro, tradurre per ore e ore, per due giornate consecutive, necessita di un impegno che implica fatica e concentrazione oltre che un grande stress. Veramente encomiabile.
Naturalmente lo stimolo ad approfondire i concetti ascoltati è forte e, al più presto, cercherò di acquistare qualche testo per iniziare ad approfondire questa religione verso la quale subisco, da molto tempo, un fascino particolare. Perché non è una religione monoteista, perché è tollerante e perché infonde energia positiva e, infine, perché è rivolta, indiscriminatamente, a tutti gli esseri senzienti.
Riporto, a questo proposito, l’introduzione del libretto che ha accompagnato queste due giornate:
“Possano i meriti generati dall’aver conferito, ascoltato e alla successiva pratica degli insegnamenti qui contenuti, diventare causa e condizioni favorevoli per l’ottenimento dell’illuminazione di tutti gli esseri senzienti.”
Ascoltando le campane tibetane
La prima giornata con il Dalai Lama è QUI