Intervista a un Medico vegan

Ho incontrato la dottoressa Michela De Petris nel giugno scorso, in un momento in cui sentivo più forte l’esigenza di far valutare a un Medico Vegan- e non il solito esperto in veganesimo che impazza sul web sbandierando corsi e relativi attestati e certificazioni più o meno attendibili – se la mia alimentazione vegan fosse bilanciata e senza alcuna carenza. Avevo bisogno, inoltre, di perdere quei 3 kg di peso, fastidiosa e ancora tangibile presenza del mio fantastico periodo newyorkese che, con lo struggente nostalgico ricordo della Grande Mela, mal si attagliava.
Mi sentivo fuori forma, diciamo. E avevo bisogno di seguire un regime alimentare controllato, sano e vegan e, preferibilmente, non affamante.

Una brevissima ricerca su internet mi ha condotto alla dottoressa Michela De Petris. Non solo avevo trovato il Medico Vegan ma era donna, come preferivo, e di Milano, la mia città!
Le scrissi subito una breve mail nella quale le spiegavo i motivi per i quali avrei desiderato incontrarla.
Mi fissò un appuntamento di lì a pochi giorni, presso il suo studio.  Non voglio dilungarmi sulla dieta nei particolari (anche perchè si tratta di un regime alimentare ad personam) né  sulla visita ma solo sul fatto che lo schema prevedeva 3 pasti principali e due spuntini composti con alimenti facilmente reperibili, vari, gustosi, sazianti e in dosi non affamanti: pasta, riso, polenta, pane, marmellata, frutta, verdura, legumi, ma anche tofu, seitan, tempeh, panini imbottiti per un pasto veloce e perfino la pizza marinara.
Insomma, non solo ho perso i famigerati 3 kg (a dire il vero ne ho persi 4) ma li ho persi senza frustrazioni, senza tristi rinunce, senza carestie che, prima o poi, avrebbero portato  – ne sono certa – a qualche pericoloso sgarro.

Dottoressa De Petris, se dovesse brevemente descriversi, cosa direbbe di lei?

Sono medico chirurgo (laurea con lode in Medicina e Chirurgia, nel 2000 a Milano), specialista in Scienza dell’Alimentazione (specialità con lode, nel 2004 a Milano) e mi occupo con passione di tutto ciò che è nutrizione. Ho lavorato per diversi anni all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano come ricercatrice in studi di intervento alimentare per la prevenzione e la terapia dei tumori ormono-sensibili (mammella, colon, prostata) e, con molta soddisfazione, ho potuto constatare come anche in ambito oncologico, l’esclusione di cibi animali dalla dieta sia potentemente protettiva e curativa.
Sono Membro della Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana (SSNV) e dell’Istituto per la Certificazione Etica ed Ambientale (ICEA) nonché  Docente di Nutrizione Clinica nei corsi di Alimentazione e Benessere indetti dalla Regione Lombardia e dalla Provincia di Milano.
Ho scritto il libro “Scelta Vegetariana e Vita in Bicicletta”, Il Pensiero Scientifico Editore (aprile 2012)

Quali sono le maggiori richieste dei pazienti?
Fino a qualche anno fa le richieste più frequenti di colleghi e pazienti erano di poter trattare le comuni patologie cronico-degenerative (obesità, ipercolesterolemia, diabete, osteoporosi, gotta…) con un adeguato programma alimentare; negli ultimi tempi invece sempre più persone vengono per imparare a nutrirsi in modo corretto, per stare meglio con se stesse e per prevenire l’insorgenza di eventuali malanni futuri.

Sono molte le persone che scelgono uno stile alimentare vegan?

Con molto piacere posso affermare che il numero di soggetti che sceglie di limitare (o anche eliminare del tutto) i cibi animali è in costante e cospicuo aumento e che nessuno ritorna mai sui suoi passi! Anzi, sono proprio i pazienti a dirmi con orgoglio che non riprenderebbero più a mangiare come una volta! In quanto dietologa, mi capita di avere a che fare con varie tipologie di individui: dal carnivoro convinto, all’adolescente attento alla linea, all’atleta professionista, all’ottantenne amante dei dolci ma con la glicemia un po’ troppo alta, alle numerose donne vegetariane in gravidanza con la precisa intenzione di svezzare vegan i propri bimbi. Pazienti tutti molto attenti e ben disposti a migliorare le proprie abitudini alimentari. Di soddisfazioni ne ho tante, soprattutto con chi, da sempre abituato a mangiare carne, formaggio e latte in quantità, decide di cambiare vita e scopre come sia fisicamente, intellettualmente e psicologicamente molto più vantaggioso limitare il consumo di cibi animali a favore di tutti i numerosi vegetali che abbiamo a disposizione (che molto spesso non conosciamo o non sappiamo come utilizzare!) come: cereali, legumi, verdura, frutta fresca, secca, alghe e semi oleaginosi.
Scelta di vita non solo fattibile, ma auspicabile e ben caldeggiata da sempre più numerose Società Scientifiche di fama mondiale (ADA, WCRF, AIRC…) e da studiosi di grande rilievo come il prof. Umberto Veronesi dell’Istituto Oncologico Europeo e il dott. Franco Berrino, epidemiologo dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.

Eccomi quindi a disposizione di tutti coloro che vogliono mettersi in gioco per investire sul proprio benessere (attuale e futuro) in modo naturale (niente farmaci o diete da fame), gustoso (si possono preparare ottimi dolci anche senza usare burro, uova o zucchero!) ed etico nel rispetto della propria salute, di quella degli animali e del pianeta.

Lei ha un cane, Igloo. E’ vegano?

Sì, il mio cane Igloo ha 17 anni, è vegano e sta benissimo.

Dottoressa, che tipo di musica ascolta?

Mi piace ascoltare i suoni della natura ma anche la musica classica. Purtroppo non ho molto tempo per ascoltarla: preferisco una bella passeggiata al parco con il mio Igloo.

E ora ascolto un magnifico Dave Matthews in Bartender

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23 responses to “Intervista a un Medico vegan

  • Silvia Pareschi

    Grazie Titti, molto interessante, l’ho subito condivisa su fb (e sono buffe le nostre immagini del profilo vicine, il tuo asinello e il mio elefante sbarrato)!

  • Tiziana Titti

    Grazie, molto interessante!

  • Acquaviva

    ti vorrei ringraziare perchè so a chi indirizzare questa tua intervista, ho amici a Milano che sognano di poter trovare in un dottore quest’attitudine all’antroposofia che qui in Ticino è diffusissima! Tra le mamme dell’asilo Steiner ho un’amica dottoressa e che segue questa via, la adoro!
    Si chiama Otillie e la ammiro perchè sa curare con le piante e sa prendere la vita con calma e pazienza: mi ha consigliato di coltivare in terrazzo il nasturzio per combattere i malanni invernali! Se cerchi sul mio blog c’è un post sul nasturzio che racconta tutto! 😉
    Son felice per te, è sempre bello trovare persone consapevoli ed attente… in armonia con il mondo! ciao Titti!

  • saretta

    Grazie Titti!Me l’ero segnata anch’io tempo fa questa dottoressa, in caso di bisogno e…sono felice del tuo feedback!
    Ma dove li avevi i kg in più che sei un’acciughina?!:)
    bacione

    • Titti

      @Saretta: Acciughina??? Salmone, vorrai dire!!! hihihihi (Non TROTA, eh???!!!) 😀
      Comunque, Saretta, come diceva la grande Coco Chanel “Non si è mai nè troppo ricchi nè troppo magri” 😉

      • accantoalcamino

        @Titti/saretta, io vi loviu tu mach (vedi che anch’io spiko inglisc?) Allora io, balena, tra due acciughe che ci faccio? 😦
        Allora la brisè ha funzionato? Che bello 🙂

      • Titti

        @Libera: ohh, come spiki gud inglisc!!! Acciuga è la Saretta, io sono tutt’al più un salmone…. 😛
        La brisée ha funzionato!! Non l’ho ancora assaggiata, però! 😀

  • vitto e libri

    Grazie Titty, utilissimo questo feedback e questo recapito! un abbraccio

  • Marta NewHorizons

    grazie per le info. un pò lontanuccio per noi ma se servisse ora saprei dove andare!! 😉

    • Titti

      @Marta: sì, non è dietro l’angolo per te ma devi considerare che non ci si va tutte le settimane ma solo una volta e poi per eventuali controlli. 😉

  • My Sugar Is Raw

    Brava Titti, molto interessante… ho un paio di persone che lo leggeranno sicuramente con molta attenzione. Nel tempo ho capito che a volte l’esperienza di un medico illuminato puo’ fare davvero la differenza per spingere le persone ad attuare un cambiamento radicale nel modo di nutrirsi.
    Ciao
    Franco

    • Titti

      @Franco: grazie! Pensa che quando la dottoressa mi ha dato lo schema della dieta pensavo non avesse capito che volessi perdere due chili ma che fosse orientata a valutare se la mia alimentazione fosse ben bilanciata. Mi ha prescritto degli esami da eseguire per valutare eventuali carenze (B12 e D, per esempio) e compensarle.
      Erano previsti, nello schema, alimenti, anche tre volte al giorno e in quantità non da tempo di guerra che avevo sempre considerato ingrassanti (pane, pasta, riso, farine, biscotti, ecc). Ero scettica… Ma quando, già dopo un mese, l’ago della bilancia virava a sinistra e il peso continuava a scendere, ero strafelice! Inoltre, mi ha spiegato quali alimenti evitare perchè non salutari (anche se vegan) tipo le arachidi (e il burro di arachidi, che adoro!!! 😦 ) E’ vero, il medico illuminato fa la differenza.
      Ciao, caro Franco! 😉

  • Giusy

    Belle le interviste! Sono sempre una finestra sull’esperienza di vita altrui… interessante la persona, e felice per te che la “dieta” abbia sortito i risultati richiesti. Un bacio cara!

    • Titti

      @Giusy: adoro conoscere le persone e la loro esperienza di vita e quando sono persone interessanti è bello condividere.
      Hai fatto bene a mettere dieta tra virgolette!! Hai colto nel segno!! Un abbraccio! 😉

  • Barbara

    bella intervista, pulita e chiara. utile.
    complimenti Tiziana 🙂

  • Herbs

    Leggere queste cose mi consola molto, moltissimo. Proprio oggi ho visto un estratto di un programma sul Gambero Rosso (maledetti!) che ospitava un cuoco vegan e un dottore assolutamente contro la dieta priva di derivati animali. Non immagini con quale pressapochismo ha liquidato la questione, chiudendo l’intervento con la parolina magica ‘B12’.Terribile.
    Grazie di esistere alla Dottoressa De Petris, e grazie a te per aver condiviso, come sempre!

    • Titti

      @Herby: purtroppo ci sono molti interessi dietro l’alimentazione onnivora ed è molto difficile un cambio di tendenza. Confido nel senso etico delle persone, sempre più numerose. Un abbraccio!

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