Archivi del mese: gennaio 2013

Buon compleanno adorabile creatura!

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Andrea

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AUGURI ADORABILE ANDREA!

Oggi è il compleanno di Andrea, il più piccolo dei miei nipotini. Compie 4 anni.
Gli dedico:

Andrea di Fabrizio De Andrè (il testo non è adeguato al compleanno di un bambino di 4 anni ma è una canzone bellissima)

Happy birthday blues di B.B. King

e una divertente carrellata di auguri

e me lo mangerei di baci!

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Dieci lavori che non farei mai

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Sarò choosy ma questi lavori proprio non li farei mai. Per vari motivi: o perchè si tratta di lavori per nulla stimolanti, ripetitivi, noiosi, burocratici, che ingrigiscono e abbruttiscono o perchè per eseguirli ci vuole un certo stomaco.

Fortunatamente c’è chi li fa. E, naturalmente, ha tutto il mio rispetto e la mia considerazione.

Elencati in ordine, dal più fastidioso.
1) Necroforo
2) Guardia giurata
3) Amministratore di condominio
4) Casellante autostradale
5) Badante
6) Centralinista/call center
7) Vendite porta a porta
8) Tassista 
9) Cassiera di supermercato
10) Autista della metropolitana

La lista potrebbe essere più lunga……

Ascoltando  una strepitosa Patti Smith in People have the power


“Mozzarella” alla mandorla e buonismo

Mozzarella di mandorle

Con questo post partecipo alla Tavola Rotonda organizzata da Barbara attraverso il suo blog “La Tavola Rotonda spadellando e” che, mensilmente, propone un argomento sul quale discutere attraverso i propri blog abbinando una ricetta.

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La prima discussione verte sull’interpretazione del termine buonismo, neologismo  nato in ambito politico per definire la condotta di chi evita contrasti accesi nel confronto politico a favore  di un atteggiamento più tollerante. Il termine viene sempre più utilizzato anche in ambiti diversi da quello politico.

Per alcuni il buonismo è un termine positivo che evoca la bontà d’animo, il buon cuore, la fratellanza, per altri – e tra questi ci sono anch’io – è legato ad atteggiamenti arrendevoli, remissivi poco inclini al confronto e alla discussione dialettica e più orientati al quieto vivere, a modalità che non recano turbamenti né a sé stessi né agli altri.
Buonismo e bontà non sono la stessa cosa. Non si sarebbe sentita la necessità di inventarsi un neologismo dallo stesso significato di un termine già esistente. Il buonismo, infatti, non ha nulla a che vedere con la bontà anche se ne richiama l’origine. La bontà è un sentimento profondo, che nasce dal cuore,  è legata all’altruismo, alla generosità, alla benevolenza.
La ricetta che ritengo adeguata all’argomento trattato è la “mozzarella” alla mandorla.

Ingredienti:
500 grammi di yogurt di latte di mandorla preparato utilizzando 100 grammi di yogurt di soia  come starter e 700 grammi di latte di mandorla
50 grammi di amido di mais
1 cucchiaino di agar agar in fiocchi
1 cucchiaino di olio di mais (la prima volta ho usato olio di cocco ma conferisce un sapore troppo marcato)
sale
pepe
erbe aromatiche (origano, erba cipollina, timo)

 

Procedimento:
Versare tutti gli ingredienti in un pentolino e cuocere a fuoco basso per una decina di minuti, frullando in continuazione per evitare grumi.
Distribuire il composto cremoso nelle ciotoline preparate precedentemente unte con olio evo e attendere che si raffreddi.
Mettere in frigorifero per alcune ore.
Togliere le mozzarelle dal frigo, disporle nel piatto e insaporirle con le erbe, sale, pepe e un po’ d’olio evo.

Il commento musicale non può che essere un pezzo melenso…. Adele in Someone like you



Propositi per il 2013

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1) Leggere di più
2) Andare di più al cinema (farei contento anche mio marito)
3) Frequentare di più gli amici
4) Mordermi la lingua o, in alternativa, contare fino a 1000 prima di parlare
5) Essere più tollerante con gli altri
6) Mantenere il peso forma
7) Dire più spesso “Ti voglio bene” ai miei cari
8) Mettere in ordine i miei cassetti della cabina armadio (in disordine da mesi e mesi)
9) Organizzare il viaggio in barca a Pitcairn (chissà per quando…., spero di non andarci con la badante…)
10) Essere meno rigida con me stessa
11) Valutare le situazioni più con la testa che con la pancia
12) Mettere la testa a posto (i capelli….)
13) Tornare a guidare la macchina (non guido da 10 anni, mi faccio scarrozzare) e non fissarmi solo con la moto
14) Organizzare il viaggio negli States per andare a trovare le mie amiche  Silvia e Moky

Ascoltando Sonny Rollins in St Thomas


Baci di dama (versione salata)

Baci di dama
Ricomincio a scrivere dopo un lungo periodo di assenza che ha coinciso con un incoercibile bisogno di creatività, di concretezza, di manualità, di sperimentazione. Sono stata latitante sia dal mio blog sia da quelli dei miei amici con i quali mi scuso. Ma non li ho dimenticati. Sono pronta a riprendere , con energia e piacere ritrovati, ciò che ho interrotto.
Offro  a tutti gli avventori (purtroppo solo virtualmente ma mi piacerebbe avvenisse nella realtà) questo stuzzicante antipasto, accompagnato da un buon vino e dal calore della voce di Billie Holiday in All or nothing at all.
Per questa ricetta mi sono ispirata al ricettario pubblicato da Esselunga per il menu di Natale. L’ho veganizzata, sostituendo il burro di soia e il lievito alimentare rispettivamente al burro e al parmigiano. Il risultato è stato più che apprezzato anche dai non vegani.

Ingredienti per 12 baci (24 palline):
– Farina di mandorle 50 grammi
– Burro di soia 40 grammi
– Farina integrale 50 grammi
– Lievito alimentare 50 grammi
– Vino bianco 20 ml
– Sale, una presa

Ingredienti per il ripieno (per questo ripieno devo ringraziare la Capra che l’ha realizzato per i suoi datteri ripieni):
– 100 Ceci lessati
– 1 pomodoro secco (2 metà)

Procedimento per i baci:
Mescolare il burro e la farina. Aggiungere la farina di mandorle, il lievito alimentare e il vino, il sale. Impastare con le mani fino ad ottenere una consistenza morbida.
Formare delle palline da disporre su una teglia da forno foderata di carta forno.
Infornare a 180 gradi per 18-20 minuti.
Lasciare raffreddare e, nel frattempo, preparare il ripieno.

Procedimento per il ripieno:
Frullare i ceci lessati e i pomodori fino a ottenere un composto omogeneo.

Riprendere le palline e disporre su una di esse il patè, con l’aiuto di un cucchiaino o, meglio ancora, con una tasca da pasticciere. Appoggiarvi la seconda pallina. Servire subito, continuando ad ascoltare Billie Holiday.