Ieri ho incontrato Barbara per la prima volta. O meglio, per quella che ritengo la nostra prima volta. Importante ed emotivamente forte.
L’avevo incontrata circa tre anni fa in rete attraverso il suo blog. Avevamo simpatizzato anche perchè, oltre l’etica vegan e il modo di interpretare la vita, ci univa la passione per la moto (io ducatista, lei “giapponese”).
Ci siamo viste, in carne (si fa per dire perchè è uno scricciolo) ed ossa, un anno dopo la nostra frequentazione virtuale, in occasione di una festival vegano a cui partecipavamo con ruoli diversi.
Quello che doveva essere un incontro ricco di aspettative e la conferma della simpatia e stima suscitate e palesate in rete si rivelò, nella sostanza, un incontro maledetto.
Barbara, in quell’occasione, fu involontaria spettatrice di una vicenda che coinvolgeva me direttamente e lei indirettamente e che portò entrambe a una serie di incomprensioni, equivoci, fraintendimenti, allontanamenti, tentativi di riavvicinamenti, malintesi che si inanellavano senza tregua.
Per due anni – pur con un disagio emotivo sempre più debole, grazie al tempo che riusciva a sfumarlo riducendone la pesantezza – mi sono tenuta dentro l’esigenza di un confronto e di un chiarimento diretti, vis à vis, con lei, senza mai disperare che l’incontro avvenisse.
Per temperamento, non riesco a vivere con “conti in sospeso” con le persone che stimo, che mi interessano, che amo, che non voglio perdere, senza la possibilità di chiarire, di confrontarmi, di spiegare, di chiedere scusa, se necessario.
Non mi rassegnerò mai né al silenzio né alla chiusura, condizioni che accetterei soltanto come inevitabili e necessari solo se emergessero dopo un chiarimento.
La ghiotta occasione per noi è giunta ieri sera, a casa mia. Barbara è venuta a consegnarmi il primo premio per il post che ho scritto per la tavola rotonda, sul buonismo. Eravamo in tre: io e lei e Joy, la mia cagnolina. Doveva esserci anche Alessandra (ne ho parlato qui e qui) ma, per impegni, non ha potuto partecipare all’incontro. Da un certo punto di vista – quello del chiarimento – è stato meglio così.
Il premio è il libro “Il cancello” di Francois Bizot – tradotto da Orietta Mori e una bella lettera scritta a mano, rara in questa era tecnologica. E di questo la ringrazio ancora, anche per le belle parole.
Abbiamo cenato insieme e parlato per ore. L’occasione era troppo importante.
Ci siamo chiarite, abbiamo ricordato, sviscerato, ci siamo confrontate, ci siamo spiegate. Non è importante conoscere il casus belli anche perché coinvolgerebbe persone che, pur non interessandomi da nessun punto di vista, non ritengo giusto vengano rese riconoscibili ma voglio gridare a gran voce quanto sia importante il chiarimento, il confronto, anche duro e acceso, sempre onesto e trasparente. E solo tra persone intelligenti, aperte, disponibili al dialogo (tra le quali Barbara e io ci annoveriamo. Presuntuosa?), possono avvenire i miracoli.
Barbara ha lo sguardo limpido, diretto, guarda in faccia mentre ti parla, è spontanea, sa ascoltare. E ha una risata contagiosa.
Sono davvero fortunata!
Il menu?
Antipasti: spuma di carote e mandorle, hummus di ceci
Piatto forte: seitan (autoprodotto) al cocco e curry con riso basmati
Contorno: finocchi con mandorle, pomodori secchi e polvere di arancia
Pane (autoprodotto) di frumento integrale e farro con pasta madre di farina integrale
Dolce: Budino all’arancia (la variante di ieri è che al posto del latte di riso ho usato succo d’arancia puro al 100% come da ricetta di veganhome)
Ecco Barbara con la mia Joy
Non c’era musica, stranamente, ieri sera ma solo le nostre voci….
Dedico a Barbara “A natural woman” di Arteha Franklin
1 marzo 2013 at 17:49
Ma io questa tua amica la conosco!
Che bel sorriso
3 marzo 2013 at 11:44
che gina che sei ^_^
smacckkkkete 😀
7 marzo 2013 at 22:28
@Barbara: 😀
7 marzo 2013 at 22:41
@Pippi: sì, penso che tu l’abbia incontrata a qualche festival vegano a cui abbiamo partecipato! 🙂
1 marzo 2013 at 17:50
Quante emozioni 🙂
7 marzo 2013 at 22:41
@Cesca: tantissime! 😀
1 marzo 2013 at 18:31
Assolutamente concordo sul fatto di quanto sia importante dialogare e confrontarsi: quanti fraintendimenti per parole non dette!!!! Grandi, entrambe!
Ah, e complimenti per il premio! Sulla tua grazia e intelligenza non avevamo dubbi.
7 marzo 2013 at 22:40
@Giusy: il dialogo è la chiave di tutto. Peccato che non sia condiviso da tutti e, credo che la chiusura diaorigine solo a infelicità.
1 marzo 2013 at 19:22
Penso di aver capito di cosa si tratti… e avete fatto bene a confrontarvi. Come dici tu, vale sempre la pena quando si tratta di persone che stimi! In questo caso, valeva proprio la pena!!
🙂
7 marzo 2013 at 22:38
@Moky: sì, te ne avevo parlato, all’epoca dei fatti. E’ vero, con una persona di valore e aperta si possono sconfiggere tutte le asperità e le incomprensioni.
1 marzo 2013 at 20:36
Bellissimo post! E splendida foto! (Per non parlare del menu…)
7 marzo 2013 at 22:34
@Silvia: grazie! 🙂 (Il menu era semplice semplice).
10 marzo 2013 at 13:40
il menù era da leccarsi i baffi altro che semplice….una vera sciccheria!
2 marzo 2013 at 21:33
Che piacere leggere di questo chiarimento, di parole non disperse al vento, di stima confermata, di persone adulte e intelligenti che riescono a confrontarsi. Cosa sempre più rara. E’ tanto più facile non farlo ma quando lo si fa i benefici per noi stesse sono entusiasmanti. Un abbraccio e un bacio alla splendida Joy.
7 marzo 2013 at 22:30
@Celeste: è stato un piacere, una liberazione, una serata magnifica. E questo è solo l’inizio…. 😀
Un abbraccio a Nebbia! 🙂
3 marzo 2013 at 11:48
è stata una serata emozionante, tranquilla, serena, leggera, trascorsa con una persona che in pratica non avevo mai visto e che invece mi è sembrato di RIabbracciare dopo un breve distacco.
la conferma della prima impressione (positiva, gentile, semplice, aperta, amorevole) è stata una liberazione per me. ero tesa. quando ho parcheggiato di fronte a casa ho pensato: “E se ????”.
E se niente. Sono felice, ma felice tanto, e avere il cuore pieno è una cosa bellissima.
Senza contare la meravigliosa cena che hai preparato, veramente super!
Grazie Tiziana per averlo voluto anche tu questo incontro 😀
7 marzo 2013 at 22:28
@Barbara: Anch’io avevo paura ma, già quando eri sull’uscio, era passata. Lo sguardo era più eloquente delle parole!
Ora ci vediamo a Teatro, da Alessandra! 😀
4 marzo 2013 at 11:28
Cara Titti, avete fatto una cosa bellissima e…anch’io ieri ho vissuto qualcosa di magico e bello, tramite uan riunione di famiglia.
E’ bello quando si va oltre le barricate o blcchi mentali cgionati magari da latr.E’ meraviglioso guardarsi in faccia a cuore aperto.
Quando si mette amore, i miracoli accadono, eccome.
Un abbraccio forte e complimenti per la super cena!
Sara
7 marzo 2013 at 22:26
@Saretta: ho visto le foto dell’incontro con i tuoi cugini, un momento bellissimo. Sì, non riesco a tenere cose in sospeso con persone di valore, che mi interessano e che sono, allo stesso modo, aperte al confronto, anche acceso. Barbara è tra queste e l’unico rimpianto è non aver avuto un’occasione prima. Un abbraccio a te e a presto, neh?!
10 marzo 2013 at 15:48
Bene, sono contento per il lieto epilogo 😉
18 marzo 2013 at 04:22
Galeotto il post….. mi sembra che questa descrizione calzi a pennello!!!!! 🙂
18 marzo 2013 at 10:32
@Felicia: benvenuta e bentrovata!! Se avessi saputo che il post sortiva quell’effetto avrei accelerato i tempi!!! GRAZIE!! 😀
21 marzo 2013 at 15:58
Che bello questo post, pieno di emozioni e di … rinascita … ^_^
21 marzo 2013 at 21:07
@Ale: sì, è stato davvero un incontro molto forte!! 😀