Dell’amicizia….che termine abusato!

Leggo sui social, a commento di foto e immagini di vario genere,  frasi  come “sei bellissimo/a” “sei in forma splendente” “ti voglio bene un sacco” “che delizioso/a bambino/a che hai” “Sei meraviglioso/a” e potrei continuare all’infinito con le bugie. Sì, bugie, perché certe immagini sono l’antitesi di ciò che si possa definire bello, delizioso, meraviglioso. E anche frasi sull’affettività e sull’amore, come “Ti voglio un sacco bene” e simili.
La gente, oramai, vomita ovunque e in tutte le forme sentimenti a raffica, irriflessivi, con un’incontinenza verbale che definire fastidiosa e urticante è limitativo.
Insomma, amici ovunque, sempre pronti a incensarti, a dare affetto, consigli, a elargire complimenti, apprezzamenti. Ma solo nel mondo virtuale, senza muovere un dito. O meglio, muovendo solo i polpastrelli sulla tastiera. Nulla più.
Per un incontro reale, per guardarsi negli occhi, per dedicarsi tempo vero, vita vera non c’è mai tempo e le scuse si snocciolano come giaculatorie:  sono senza auto,  ho un po’ di tosse, sono in pigiama e via via all’infinito. Quando ribatti dicendo che sei tu a muovere il culo e, di conseguenza, non importa se non c’è la macchina, tanto vengo io, e vengo all’ora che vuoi perché ho tempo,  non importa se sei in pigiama e se hai un po’ di tosse, puoi anche non pettinarti,  anzi ti porto delle caramelle lenitive. Allora le scuse cambiano: sto aspettando mia sorella, devo pulire il bagno oppure devo andare a festeggiare il compleanno di un parente.
Che significa questo? Significa che le persone non intendono sprecare nulla di sé se non hanno un tornaconto, anche modesto. Significa che nemmeno un ritaglio di tempo ti è concesso perché sovverte il ritmo quotidiano. E ciò significa che a quelle persone non si interessa. Punto. Per me l’amicizia è sacra. So che talvolta è sacrificio ma ritengo che sacrificarsi valga la pena. L’amicizia è fedeltà reciproca, è una relazione interpersonale ed emotivamente forte.  L’amicizia è ascoltare senza giudicare. E’ il piacere di stare insieme, di ridere insieme, di mandarsi a quel paese e poi ritrovarsi più forti di prima. L’amicizia è un legame forte, molto forte.

 

 

Ascoltando John Lennon in “Stand by me”

 

 

 

 

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2 responses to “Dell’amicizia….che termine abusato!

  • Giusy

    L’amicizia di cui parli è quella vera, profonda, sacra, come giustamente sottolinei. Spesso un’amicizia nata durante l’infanzia, oppure un incontro casuale nel corso della vita, ma che implica affinità, innanzitutto. E’ evidente che le persone a cui alludi non fanno parte di questa piccola cerchia… Si tratta di qualcosa di molto raro, solitamente una-due persone nella vita di ognuno, quindi se si fatica a trovarne di questo tipo, non è colpa dei social, semplicemente c’est la vie…

    • Titti

      Hai ragione, Giusy, per quanto riguarda l’amicizia vera. Ma ritengo che i social abbiano contribuito a calamitare l’attenzione, le energie e il tempo rendendo tutto facilmente fruibile. Fare due chiacchiere via social distrae dall’impegno, dalle emozioni rendendo tutto piatto e omologato. Mia nonna trentina mi diceva sempre “La carta è come l’asino, porta tutto”. Mia nonna non era antispecista come me e per lei l’asino era un animale da soma che, appunto portava tutto. Ora la carta è stata sostituita dallo schermo su cui si porta tutto, spesso a vanvera, a sproposito, falsamente. Quella non è amicizia. Non so se sono riuscita a spiegarmi. Un abbraccio e sempre la voglia di vedervi.

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