L’amicizia (parte 1)

” Perché io delle amicizie, a un certo punto, mi stanco!”

A pronunciare quella frase che ancora oggi, a distanza di moltissimi anni, mi ferisce, fu quella che consideravo l’amica del cuore. Una persona che incontrai a 19 anni (lei ne aveva 5 più di me) al mio primo anno di università che, per varie vicissitudini dovetti abbandonare. Ma la nostra amicizia continuò anche fuori dalle aule universitarie. Ci telefonavamo, sul telefono di casa – “il fisso” – perché non esistevano gli smartphone e nemmeno i social. Ci davamo appuntamento per vederci fuori, per una passeggiata o per incontrare altre persone o ci vedevamo nelle nostre rispettive case per fare lunghe chiacchierate complici, davanti a un tè.

Non passava giorno in cui non ci telefonavamo per raccontarci di noi, della nostra vita, delle nostre ansie, delle nostre gioie o inquietudini. Ridevamo a crepapelle. Un giorno le annunciai che mi sarei sposata e che avrei desiderato fosse mia testimone di nozze. Accettò. Avevo 20 anni e tanta paura. Ma la sua presenza fu fondamentale.

Dopo il matrimonio la nostra frequentazione continuò, con la stessa assiduità, la stessa empatia, la stessa complicità. Le telefonate erano più rade ma non passavano più di 4-5 giorni senza sentirci sul “fisso”. Per 2-3 anni.

Un giorno le telefonai per proporle di vederci ma la sentii distaccata, taciturna e fredda. Poteva accadere, pensai. Avrà le sue paturnie, sarà di cattivo umore. Non siamo sempre garruli. E, pur rimanendoci male, lasciai correre. Dopo due giorni – pur aspettandomi una sua chiamata – la richiamai. Ma l’atteggiamento distaccato era lo stesso. Ero davvero desolata oltre che incredula. Anche questa volta, forse per non sentirmi dire che avevo qualche colpa, lasciai perdere e, dopo i saluti, riattaccai.

Lasciai passare una settimana. Silenzio da parte sua. Richiamai e, dopo un respiro profondo e con una certa audacia o, forse, insolenza, le chiesi cosa avesse e se le avessi fatto, involontariamente, qualcosa. E la risposta fu quella che ho scritto all’inizio dell’articolo e che qui ripeto, ancora incredula, ferita e annichilita ” Perché io delle amicizie, a un certo punto, mi stanco!”

Continua…

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