La prima volta l’ho mangiata alle Hawaii, l’anno scorso, da Whole Food. E’ stato amore a prima vista e, da allora, mi sono data da fare per cercare le indicazioni dei vari passaggi anche perché gli ingredienti erano visibili sulla confezione. Il web mi è venuto incontro e il risultato è stato decisamente positivo.
Premetto che è laboriosa ma ne vale la pena!
Ingredienti per 2 basi da 20 cm l’una:
1/2 cup di farina di semi di lino
1 cup di mandorle tritate finissime (tipo farina)
1 cup di semi di girasole tritati finissimi (tipo farina)
1 cucchiaio evo
1 cucchiaio basilico secco
1 spicchio d’aglio tritato
1 presa di sale
2 cucchiai malto
1/4 cup di acqua
Ingredienti per la salsa di pomodoro:
4 pomodori Roma tritati
1/2 cup di pomodori disidratati (lasciati in ammollo per due ore in un po’ d’acqua – tenere l’acqua)
1 e 1/2 cucchiaino di basilico secco
1/2 cucchiaino di origano secco
1/2 cucchiaino di timo secco
1 spicchio d’aglio tritato
1 e 1/2 dattero snocciolato
1/2 cucchiaio di succo di limone
Ingredienti per il “formaggio”:
1/2 cup mandorle pelate (lasciate a bagno 8 ore)
1/4 cup anacardi
1/2 cucchiaio di sale
1 spicchio di aglio
Procedimento per le basi:
Inserire acqua, malto, sale, basilico e olio in un mixer. Frullare tutto e lasciare da parte.
In una capiente insalatiera mescolare le farine di lino, mandorle e girasole.
impastando con le mani e aggiungendo la parte liquida, frullata precedentemente, fino a ottenere una palla.
Se necessario aggiungere un po’ d’acqua.
Dividere l’impasto così ottenuto in due parti uguali.
Schiacciare ciascuna palla su un foglio di carta forno modellandola a forma di cerchio (circa 4 mm di spessore) lasciando i bordi leggermente più spessi.
Mettere ciascuna base nell’essiccatore o, come ho fatto io, nel forno non ventilato a 40°C per 10 ore.
Successivamente rimuovere il foglio di carta forno e continuare l’essiccazione, alla stessa temperatura, per altre 10 ore.
Lasciare le basi nel forno (o nell’essiccatore) fino al momento della farcitura.
Procedimento per la salsa di pomodoro:
Mettere tutto nel mixer, aggiungere l’acqua di ammollo dei pomodori secchi e frullare grossolanamente. Lasciare da parte.
Procedimento per il “formaggio”:
Mescolare tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto morbido e cremoso. Aggiungere un po’ di sale, se necessario.
Mettere la crema in un recipiente di vetro e coprire con uno straccio pulito. Lasciare a temperatura ambiente per 6 ore.
E ora è giunto il momento di coprire le basi con la salsa e il “formaggio”.
Si può spolverare di origano, se è gradito.
Ascoltando Art Blakey in “Ya Ya“.
17 marzo 2012 at 08:18
Hello American Girl, spaghetti, pizza e mandolino 😀 Mi hai fatto venire nostalgia 😦 Un’amica di Reno (Nevada n.d.r.) che mi aveva ospitata quando ero andata a fare le mie gare di MTB mi aveva fatto la pizza integrale, ho ancora la sua ricetta scritta tutta a “cup” 😦 sigh..voglio tornarte in America…beh che lo dico a fare a te che vai ad ispirarti culinariamente alle Awaii 😉 Buon fine settimana.
17 marzo 2012 at 11:02
buongiorno Titti, con questa foto mi è già venuta la fame del pranzo, davvero!
adesso la segno in un angolino della memoria, così quando avremo i nostri pomodori (incrociamo le dita) la faccio!
per Fidanzato che dice che il pomodoro ha troppo sapore di pomodoro, per lui, potrei farla con un pesto, giusto!? 😉
buona giornata!!
17 marzo 2012 at 12:08
Buondì ^_^ ,…. cioè…un negozio che venge una pizza crudista?!?! Si espanderà mai in Italia la catena??
Assolutamente da segnarsela non me la posso proprio perdere!!!
Mitici anacardi 😉
17 marzo 2012 at 18:50
Sì, laboriosa, ma veramente da provare, sembra!!!
Complimenti per le abilità che sempre dimostri in cucina.
17 marzo 2012 at 23:31
@accantoalcamino: ah ah Reno, dove si va a divorziare dopo il matrimonio a Las vegas. Io mi sono sposata a Las Vegas ma non sono ancora andata a Reno…. Eh sì, io mi ispiro culinariamente a migliaia di km da qui!!
Buona domenica a te e gratini a Perla! 😉
@Herbi: è laboriosa, è vero, ma una volta va fatta perché ne vale veramente la pena. Con il pesto sarebbe ugualmente ottima e pure originale! Buona domenica!!! 😀
@Cesca: squit squit….il negozio dove l’ho trovata è Whole Food market, un supermercato che ha un settore di prodotti vegan e raw. La pizza ras era nel reparto gastronomia. Ma quando arriverà nei nostri supermercati???? Segnala e falla assaggiare ai topini!!! Squit squit!! 🙂
@Giusy: laboriosa ma relativamente facile da fare. No, non ho abilità in cucina!! Se noti propongo cose assai semplici! Buon fine settimana! 😀
18 marzo 2012 at 11:40
una bella idea, mi da di fresco e gustoso ^_^
18 marzo 2012 at 18:18
No vabbè, mi intrufolo qui per caso e ci trovo ‘sta meraviglia *___*
La pizza raw non l’avevo mai neppure immaginata, inutile dire che la marinara del w.e. avrà degna sostituta! Nicole
18 marzo 2012 at 20:13
Meraviglia! Una pizza crudista…non immaginavo neanche si potesse fare!!!!
19 marzo 2012 at 08:43
@Barbara: sì, hai ragione, è un’idea fresca (anche se il forno acceso ore e ore, ancorché a 40°C, non richiama freschezza… 😉 )
@ricetteveg: benvenuta Nicole, davanti a un piatto di pizza!! 😉 Intrufolati quando vuoi, è solo un piacere averti qui!
@Antonella: sììì, crudista! Dai, provala!!! 🙂
20 marzo 2012 at 08:52
Ciao Titti,
che meraviglia questa pizza! Io sono tremendamente affascinata da questa “laboriosità” di alcuni piatti crudisti…sembra quasi impossibile che da un pugno di semi e frutta secca venga fuori una cosa del genere.
Deve essere buonissima… Anche solo il “formaggio” mi fa venire fame!
Un abbraccio 🙂
20 marzo 2012 at 16:27
@Katy: sì, è laboriosa ma non difficile. Certo che, se hai voglia di raw pizza per la sera, devi rinunciare, visto che sono necessarie ore e ore per la preparazione…. 😀
E’ davvero buonissima e il “formaggio” è buono anche da solo!!
Un bacione!! 😀
20 marzo 2012 at 15:37
Se devo essere sincera mi fa un pò impressione, in senso buono… la pizza te la aspetti calda, fumante, croccante….ma se dici che è buona io mi fido! 😉 Complimenti per l’intraprendenza 🙂
20 marzo 2012 at 16:29
@Marta: ciao Martina, no, credimi, è buonissima e poi non è fredda. Ha una temperatura assolutamente accettabile.
Certo che una bella pizza fumante è sempre irresistibile!! 😉
23 marzo 2012 at 12:22
Dev’essere ottima… ma il forno acceso per 20 ore non ce la posso fare!!! :-))) però se me la prepari arrivo subito a mangiarla 😛
Mi ispira anche semplicemente la salsa… sembra veramente gustosa…. ecco, mai guardare il tuo blog intorno all’ora di pranzo, devo ricordarmi questa cosa…
23 marzo 2012 at 20:50
@Alessandra: effettivamente il forno acceso (a 40 gradi, comunque) non è il massimo. 😦
D’altronde, acquistare l’essiccatore non mi conviene sia per la spesa (credo costi sulle 250-300 euro) sia per l’ingombro.
Un bacione
🙂
26 marzo 2012 at 14:22
Il tuo piatto americano mi piace un casino…
26 marzo 2012 at 19:21
@Titti: anch’io lo amo alla follia. Quando, 10 anni fa, vidi il servizio in un magazzino di New York, fu amore a prima vista!!!
15 marzo 2013 at 21:31
…è da un anno che desideravo la tua raw pizza nel mio piatto. Finalmente ho trovato la farina di semi di lino, e così stasera si è materializzata proprio lì, con sommo entusiasmo delle mie papille gustative e di quelle del mio compagno, che le ha anche scattato una signora foto!
17 marzo 2013 at 18:49
@checucinaambraoggi: benvenuta! Mi fa piacere che tu abbia provato una mia ricetta. La raw pizza è veramente eccezionale! Mi piacerebbe vedere la foto!! 🙂
18 marzo 2013 at 19:17
vieni a vederla sul mio facebook, se ti va: ti ho taggata come la casota vegan 🙂
18 marzo 2013 at 20:43
@checucinaambraoggi: grazie, ora passo! 😀