Archivi del mese: aprile 2012

Ciclisti…gioie e dolori (2)

I ciclisti non hanno mai goduto della mia simpatia perché sono tutti – chi più, chi meno – indisciplinati.
Sì, tutti.
E questa sregolatezza è uguale in tutto il mondo o, almeno, nei paesi che ho visitato (che non sono pochi).
Passano con il rosso,  sfrecciano sui marciapiedi (a volte scampanellando per chiedere strada… In Giappone è consentito viaggiare sui marciapiedi), attraversano le strisce pedonali in sella (e, spesso le attraversano solo a metà “da pedone” per poi immettersi, inopinatamente, nella carreggiata “da veicoli”), pedalano in coppia (affiancati) per chiacchierare, pedalano sulla riga di mezzeria, pedalano nelle corsie riservate agli autobus rallentandone l’andatura, parcheggiano davanti agli ingressi dei negozi, negli spazi riservati alle moto o, addirittura, nello stesso spazio dove si trova già una moto, costringendo il malcapitato motociclista a manovre faticose per uscire, legano la bici ai cancelli.
Perché scrivo tutto questo, visto che ho già scritto QUI? E perché non ho citato l’infrazione, a mio avviso più pericolosa, che commettono i ciclisti e che è quella di andare contromano?

Perché è pazzesco che ci sia un provvedimento che  consente ai ciclisti di andare contromano!
E’ vero che, perché ciò sia possibile,  le strade devono essere larghe almeno 4,25 metri e che la velocità massima sia di 30 km/orari
Ma chi rispetta una velocità di 30 km/orari ?
Su certe strade cittadine (parlo della mia città, Milano) a scorrimento veloce, è  quasi impossibile andare a 50 km/orari.  Figuriamoci a 30!
E siamo sicuri che i ciclisti percorreranno contromano solo le strade consentite? Non credo proprio.
Trovo che questo provvedimento sia veramente incauto e dissennato soprattutto per i ciclisti che, trovandosi di fronte un automobilista che, per riflesso condizionato, non si aspetta nessun veicolo contromano, finiscano a terra.

Certo, motociclisti e automobilisti non sono immuni da scorrettezze. Ma i ciclisti – sarà perché si sentono ecologici  o perché non hanno targa- hanno quell’arroganza che trovo insopportabile.

Ascoltando Katie Melua in Nine million Bicycles 


Ecco Joy!


Ecco la nostra Joy al suo primo giorno nella nostra famiglia e la sua prima passeggiata al parco di fronte a casa.

Con papà Seb

Con mamma Titti


Il suo guardaroba realizzato da me

Le anatrine al parco.

Ascoltando, insieme a Joy, Wayne Shorter in Footprints.
Anche lei deve abituarsi al sound di questa casa.


Fiocco rosa: arriva Joy!

Immagine dal web
Finalmente arriva Joy, la nostra piccola pelosa, adottata attraverso  un rifugio di Torino che si occupa dell’adozione di cagnolini abbandonati in Sicilia, nella zona di Avola.
Joy arriverà domani  in aereo, a Torino, con Sebastiano, il suo padrino e, per la sua piccola taglia, viaggerà in cabina.
Ester, una dei volontari del rifugio, la porterà a Milano dopodomani.

Grazie Ester e grazie a tutti gli Angeli dei rifugi che dedicano tempo a queste creature indifese.
Sono emozionata e felice  e in casa è già tutto pronto per accoglierla.
Ora la nostra vita cambierà, sarà più ricca, più vibrante e più gioiosa!!
Benvenuta piccola gioia, benvenuta Joy!!!

Dedicato a Joy: E’ l’amore che conta di Giorgia


Salame di cioccolato


Ingredienti
:

300 grammi cioccolato fondente 50% (ma anche 70% va bene)
300 grammi biscotti secchi veg
80 grammi burro di soia
cacao amaro (per spolverizzare)

Preparazione:
Sbriciolare bene i biscotti e metterli in una ciotola (per sbriciolarli  li ho messi in un sacchetto e li ho martellati…..dolcemente)

Sciogliere il cioccolato a bagnomaria

Versare il cioccolato  e il burro di soia nei biscotti sbriciolati

Mescolare l’impasto
A questo punto mettere l’impasto su un foglio di carta forno cercando di dargli la forma allungata del salame

      

Avvolgerlo nella carta  forno e metterlo in frigo almeno 4-5 ore perchè si solidifichi. Toglierlo dal frigo un’oretta prima di consumarlo e spolverizzarlo con del cacao amaro!!

Ascoltando  Ella Fitzgerald&Duke Ellington in “Take the A Train